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ARRIVA LA BELLA STAGIONE... E LE ZANZARE !!!

Le avete viste? In molte città le zanzare sono già arrivate, e si torna a parlare dei virus che con le loro punture possono diffondere. Ultimo rischio, un tempo riservato a chi viaggiava nei paesi tropicali, ma ormai “globalizzato”, è la febbre Dengue, provocata dalla puntura della zanzara Aedes aegypti. I casi di Dengue sono destinati ad essere sempre più frequenti anche in Italia. Lo sostengono ricercatori e biologi brasiliani che hanno condotto studi per il Ministero della sanità, dopo lo straordinario incremento della malattia in tutto il territorio brasiliano. La causa principale del fenomeno, naturalmente, è l’aumento della temperatura in varie zone d’Europa.


Caldo tropicale


Il caldo tropicale che ha ormai raggiunto molte regioni italiane ”è il clima ideale per la zanzara della Dengue, che in queste condizioni può proliferare tranquillamente” ha spiegato Ricardo Lourenco, ricercatore capo dell’Istituto Oswaldo Cruz di Rio de Janeiro.

Secondo l’Organizzazione mondiale della salute (Oms), attualmente un terzo della popolazione mondiale vive in aree di rischio di contatto con la zanzara della Dengue. Ma nei prossimi decenni questa percentuale è destinata a raddoppiare: fino al 2085 tra il 50% e il 60% degli abitanti del pianeta vivranno in zone infestate dalla zanzara Aedes. Oltre alletemperature elevate - fanno notare gli scienziati - l’effetto serra sta rendendo sempre più comuni eventi estremi, come le grandi tempeste. E le pozze che si formano a seguito dei temporali sono l’habitat naturale per il moltiplicarsi delle uova della Aedes aegypti, così chiamata perché scoperta per la prima volta in Egitto, nel 1762. Negli ultimi anni, ha contribuito all’aumento dei casi di Dengue nell’Europa Occidentale anche l’accresciuto numero di viaggi e spostamenti. ”Grazie alla globalizzazione, persone e merci ormai circolano molto rapidamente” ha ricordato Lourenco “facilitando il contagio della malattia”.


Contagio moltiplicato


Una sola zanzara Aedes può contagiare nel corso della sua vita (45 giorni circa) fino a 300 persone. La malattia, per la quale ancora non esistono vaccini, si manifesta con febbre alta, dolori muscolari, vomito. Sintomi che vengono spesso confusi con l’influenza, rendendo così difficile una diagnosi immediata. Per chi contrae la Dengue non esiste una terapia specifica: i medici prescrivono riposo e dieta a base di liquidi per evitare il pericolo di disidratazione sempre in agguato, oltre a un controllo frequente della pressione arteriale e delle piastrine nel sangue


Migrazione della zanzara tigre


E nel frattempo, anche le zanzare tigre  potrebbero fare il salto verso il nord Europa, arrivando fino in Gran Bretagna con il loro carico di virus “esotici”. Lo afferma uno studio pubblicato dalla rivista Interface della Royal Society, che è partito dai dati sulla temperatura e l’umidità in Europa tra il 1950 e il 2009, proiettandoli con un modello matematico fino al periodo 2030-2050: “Negli ultimi 20 anni le condizioni climatiche sono diventate adatte alle zanzare tigre nell’Europa centrale, in Benelux e Germania occidentale una tendenza simile è probabile in futuro per il nord Europa, mentre il rischio dovrebbe diminuire leggermente al sud”. Secondo i dati elaborati nella ricerca la zanzara tigre sta già lasciando alcune zone del sud della Spagna e della Sardegna, e il fenomeno si potrebbe accentuare nei prossimi anni.


Nelle zone dove invece l’insetto resterà o diventerà endemico potrebbero anche aumentare le settimane di attività, che ora sono circa 20 all’anno: “Le simulazioni suggeriscono che la finestra di attività della zanzara tigre diventerà più grande in Francia, in Corsica, sulla costa nord della Spagna, in Italia e nei Balcani, oltre che in Germania e nel Benelux - scrivono gli autori - con i cambiamenti maggiori in Francia, Gran Bretagna e Spagna dove aumenterà di due settimane”.

La zanzara tigre asiatica (Aedes Albopictus) è nativa delle zone tropicalie subtropicali del sud-est asiatico. I primi esemplari hanno raggiunto l’Albania nel 1979, e da allora si è diffusa progressivamente soprattutto grazie ai trasporti di pneumatici usati, al punto che il centro per il controllo delle malattie europeo (Ecdc) l’ha censita ormai in 15 paesi del continente. Insieme agli insetti sono arrivate anche diverse malattie, come la West Nile Fever e la Chikungunya, già responsabili di focolai anche in Italia.

  • FOTO WIKIPEDIA